Che il Brooklyn Museum, con la sua imponenza, sia il secondo museo più grande di New York lo si capisce in fretta, risalendo da Grand Army Plaza, la collinetta su cui scorre fluida la Eastern Parkway. Però per quello che riguarda l’organizzazione non ha nulla da invidiare al più rinomato e diretto concorrente Metropolitan Museum of Art. Connessione WiFi gratuita e presente su tutti gli spazi espositivi. Questo ti permette di utilizzare la sezione mobile del sito, dove tutte le opere esposte sono rintracciabili tramite l’id univoco presente nella didascalia.
Ad ogni opera sono associati contenuti audio e video che aiutano a comprendere meglio il messaggio dell’artista.
Davvero uno strumento utilissimo per il visitatore visto che ormai gli smartphone sono in mano di tutti.
I vari padiglioni espositivi sono attrezzati con postazioni computer dove è possibile approfondire e lasciare commenti.
Senza contare la massiccia presenza del museo nei social media: profili ufficiali su foursquare, facebook (con relativa app dedicata), twitter e flickr.
Non ho girato molti musei nella città di New York, ma quello di Brooklyn è stato quello che mi ha maggiormente impressionato per questi aspetti.
A quando in Italia una simile organizzazione?