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Analisi dei profili spam nei social

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Nei giorni scorsi Davide Pozzi ha affrontato un problema destinato a dare sicuramente molto fastidio prossimamente: il social spam. Questo fenomeno rappresenta un’evoluzione dello spam: eravamo abituati a ricevere mail da perfetti sconosciuti che ci invitavano a versare il tributo per poter riscuotere il primo premio della lotteria, oppure a verificare i dati del conto corrente o della carta di credito. La nuova frontiera dello spam è rappresentato dal moltiplicarsi con fattori esponenziali di account fake di twitter e facebook che hanno il solo scopo far girare e promuovere contenuti a scapito di ignari complici.
Non è più un mistero ormai che i search engine tengo in considerazione l’engagement per il posizionamento delle risorse, quindi l’obiettivo degli spammer è inficiare questa metrica.
Da cosa si riconosce un profilo fake/spam? Eccone uno: https://twitter.com/#!/Jacalynnnj
Caratteristiche salienti: spara tweet alla velocità di una decina al minuto. Zero follower, o comunque molto pochi. Ogni tweet contiene un link esterno.
Lo stesso vale per facebook: un profilo spammer ha un sacco di contatti però mostra poche notizie sulla vita privata. Nel suo wall ci sono solo link esterni.

Sia facebook che twitter hanno annunciato lotta senza quartiere allo spam, speriamo mantengano la promessa. Nel frattempo, dal lato SEO, è auspicabile che i bot di Google impari a riconoscere e distinguere i profili fake da quelli veri.

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