Dopo due giorni al SEOrock si può iniziare a tirare le somme. In effetti più che un evento didattico si sta dimostrando a tutti gli effetti un workshop in cui si analizzano e si sperimentano le best practices e gli strumenti più efficaci per il posizionamento di un sito web.
Si è parlato anche di geotargeting e geolocalizzazione: gli esperti presenti e le considerazioni fatte mi hanno spinto a rivedere leggermente le mie posizioni sull’argomento: condizionare le pagine unicamente basandosi sull’indirizzo ip e la lingua accettata dal browser del client è molto pericoloso perchè si rischia di tagliare fuori dal crawling del sito i bot più intelligenti, quelli di ultima generazione che hanno l’intestazione HTTP_ACCEPT_LANGUAGE.